Le assicurazioni sulla vita consentono di rispondere a differenti bisogni personali e familiari:
- Costituire una forma di protezione;
- Diventare un sostegno economico per la vecchiaia;
- Rappresentare un’opportunità di risparmio e/o investimento.
Oltre che soddisfare i bisogni è necessario proteggersi dagli imprevisti negativi della vita.
Nessuno desidera pensare a simili eventualità, ma in alcuni casi sarebbe opportuno “guardare i rischi dritto negli occhi” per cercare di tutelarsi dalle loro conseguenze.
Alcune assicurazioni hanno proprio questa finalità: tutela dell’assicurato e dei beneficiari designati dal contratto (ad esempio, il nucleo familiare) da eventi come morte, invalidità permanente, perdita di autosufficienza e malattie gravi che, colpendo uno dei percettori di reddito in famiglia, possono compromettere non solo l’esistenza o la salute di una persona, ma anche l’integrità economica del coniuge o dei figli dell’assicurato. A maggior ragione se tali eventi accadono prematuramente o in presenza di debiti significativi non ancora estinti.
L’assicurazione per eccellenza che soddisfa questi requisiti è la Temporanea Caso Morte (TCM).
L’assicurazione Temporanea Caso Morte è una polizza di rischio che prevede la corresponsione in caso di morte dell’assicurato, avvenuta prima della scadenza contrattuale, di un capitale ai beneficiari designati.
Tra gli esempi emblematici ci sono la protezione dei figli in caso di premorienza di un genitore oppure la salvaguardia di un’azienda in caso di morte di uno dei soci.
Un importante vantaggio dell’acquisto di una polizza vita caso morte è la detrazione fiscale.
“Una polizza di assicurazione sulla vita è il mezzo meno oneroso e più sicuro per costruire un fondo di prevenzione per sé e per i propri cari. E’ tempo, ormai, che le persone si rendano conto che se è prudente assicurare le cose a maggior ragione è prudente assicurare la propria vita, che è la cosa più importante di tutte e che è anche la più soggetta a perdersi.”
Cit. Benjamin Franklin