STUDI ASSOCIATI & POLIZZE PROFESSIONALI CHE NON COPRONO
Dice un proverbio indiano: meglio una amara verità che una dolce bugia. Non lo so se è indiano ma se dico che è indiano l’ascoltatore è più rapito: sarà l’esotismo.
ESEMPIO PRATICO: Luca e Paolo sono titolari da 10 anni dello Studio Associato S.A.T : “Sempre Al Top degli associati Luca e Paolo ”, partita iva quello che è.
Luca e Paolo cosa sono? Avvocati? ingegneri? Architetti e geometra? Un geologo un avvocato e un medico ? Vale tutto: l’esempio che segue vale per qualsiasi associazione professionale. Il discorso vale per tutti, anche tu che leggi se sei un libero professionista.
Torniamo a Luca e Paolo: oltre alla S.A.T. Studio Associato, Luca ha anche una sua partita iva personale con la quale prende incarichi e li svolge e fattura a nome di sé stesso: Luca. Stessa cosa fa Paolo: entrambi in questo modo si garantiscono un margine di autonomia con la propria partita iva per incarichi che singolarmente vogliono gestire (es. la pratica per la zia, la vicina di casa, etc)
COME GESTISCONO GLI INCARICHI LUCA E PAOLO ?
Prendono incarichi come S.A.T. Studio Associato gestiscono le pratiche come S.A.T. e lavorano ciascuno contemporaneamente e/o singolarmente agli incarichi di SAT. Fatturano a nome di SAT, incassano a nome di SAT. Semplice.
E poi ciascuno dei due prende anche incarichi personali: li gestiscono personalmente e fatturano ciascuno a nome della loro partita iva personale.
CHE POLIZZE PROFESSIONALI HANNO LUCA E PAOLO?
Luca ha la sua polizza RC professionale con la Mario Brega Assicurazioni: massimale 2 milioni di euro. Paolo ha la sua polizza RC professionale con la Lino Banfi Brokers: massimale 2 milioni di euro.
IL FATTACCIO:
Emerge una richiesta danni su un incarico di 6 anni prima: incarico preso dalla SAT, svolto poi materialmente e esclusivamente da Luca. Cioè è stato Luca che ha fatto tutta la parte operativa e alla fine ha firmato le carte.
Il danno è 400.000 euro e effettivamente il danno c’è ed è oggettivamente colpa di Luca. Colpa più che evidente.
Luca chiama l’assicuratore e gli dice: apri il sinistro sulla mia polizza professionale che qui la bega è enorme. La compagnia risponderà: apro subito il sinistro ma poi NON pago.
ASSICURATORI LADRI! ALLA FORCA! LO VEDI POI ALLA FINE NON PAGATE MAI! CHIAMATE VALERIO STAFFELLI! LE IENE! E’ UNO SCANDALO!
FERMI TUTTI: DI CHI E’ LA COLPA?
C’è un fatto, che le Polizze Professionali storicamente non sono state il pane quotidiano degli assicuratori. E non lo sono tutt’ora. Cubano in media il 2% dei guadagni di una agenzia assicurativa media. Storicamente le polizze professionali non sono neanche il core business delle COMPAGNIE assicurative italiane, anche le più blasonate guadagnano su altri settori: non essendo ilcore delle compagnie anche la rete di vendita (agenti/brokers) non ha sviluppato le adeguate competenze in fatto di RC Professionale. E anche se lo ha fatto propone polizze RC che sono spesso deficitarie (leggasi: lasciano scoperti i clienti in alcuni casi). Conseguenza? Ci sono pochi assicuratori-specialisti e lavorano nella RC PROFESSIONALE con compagnie ilcui nome non è sulle insegne dei palazzi in città. Quindi se chiami un assicuratore a caso per la tua RC Professionale c’è un buona probabilità che non abbia abbastanza competenza in merito. Anche in buona fede eh: ma non ce l’ha.
C’è un secondo fatto: che si è lasciato passare il messaggio che la soluzione più pratica e economica sono le polizze “RC PROFESSIONALE in convenzione” senza far riflettere i liberi professionisti che la polizza non è un paio di pantaloni. Non deve essere comprata: la polizza Professionale deve essere cucita.
Perché se sbagli con un paio di pantaloni da Zara male che vada li butti. Saranno 30 euro buttati. Se sbagli con la polizza professionale te se magnano la casa.
E c’è un terzo fatto: che se per fare una RC fatta bene l’assicuratore-specialista ti dice l’amara verità, cioè “devi spendere 4 volte tanto per farla bene”, nonostante l’evidenza del problema il libero professionista spesso fa orecchie da mercante e glissa a bestia. (cit. speriamo non mi capiti mai nulla)
E c’è un quarto fatto: spesso modificare una polizza professionale in essere da 10/15 anni, sempre rinnovata uguale a sé stessa – ma fatta male – vuol dire a parità di massimale spendere il doppio o il quadruplo. Non sapete quanti professionisti ho conosciuto che pur di continuare a spendere i soliti 1.500 euro a cui sono abituati tengono la polizza fatta male per non riformularla come si deve.
MA QUAL E’ IL PROBLEMA PER CUI NON PAGANO ‘STO SINISTRO A LUCA?
Che l’incarico da cui è emerso il danno è stato affidato dal cliente alla SAT (studio associato Luca e Paolo) . E il lettore mi dirà: ma il danno è imputato a norma di legge al SINGOLO PROFESSIONISTA (Luca) che ha eseguito la prestazione!! Ha fatto tutto lui e ha firmato lui! Cribbio!
Lo so: c’è ampia giurisprudenza al riguardo. Il fatto è che la polizza è un CONTRATTO e stabilisce quale figura giuridica la polizza professionale andrà a coprire. Se la polizza la fai a nome di Luca coprirà gli incarichi presi da Luca-libero professionista. Non anche gli incarichi presi da SAT, che sono stati firmati e gestiti da Luca come professionista.
Amara verità. Lo sapevi?
LE REAZIONE DEI CLIENTI:
Quando dopo l’analisi preliminare dico questa amara verità a chi mi chiede consulenza emergono tre profili:
A) SGOMENTO: cioè allora anche se io c’ho la polizza personale professionale, vuoi dire che per la roba fatta dallo studio associato che ho chiuso 4 anni fa sono scoperto??? E come la risolvo ora????
B) INCREDULITA’ : cioè fammi capire dovrei farmi una polizza allo studio associato che mi costa 3 volte tanto? Al posto di questa mia personale? Come si fa ora?!
C) NON LO ACCETTO : no, non è possibile … mi ha detto ammìocuggino che va bene la sola polizza Rc personale perché le pratiche le finalizzo io personalmente.
La Verità più vera è che il cammino di un libero professionista è sottoposto a collaborazioni che vanno e vengono: ogni mutamento deve essere accompagnato dall’analisi della polizza professionale. Altrimenti resti scoperto. Fine. Perché esiste un solo modo di fare le cose: per bene. Ed esiste solo una cosa di fronte alla verità: accettarla e trovare una soluzione valida. La verità è roba da eroi: eroi responsabili.
COSA FARE:
Consiglio? Il fai-da-te sulle polizze professionali: NO. Se volete il fai da te andate all’ikea. E credetemi non alzate l’asticella a più di un comodino: come curriculum tutti noi abbiamo al massimo un po’ di Meccano, le Lego e un master in sorprese dell’Ovino Kinder. Se volete fare il fai da te sfogatevi con una Lack.
Con una polizza che è il muro che protegge tutto quello che avete costruito economicamente per voi e la vostra famiglia non si fa il fai-da-te.
SOLUZIONE?
CONTATTATEMI. La RC PROFESSIONALE è roba seria. Ve se magnano la casa. Pagate una consulenza fatta come si deve e poi fate quello che vi dice l’intermediario assicurativo : come fosse l’oncologo.
Quando si parla di cose serie una cruda verità batte un dolce bugia 10 a zero.
Buon lavoro, Eroi.